LETTERE DAGLI UTENTI
Storie di mala sanita'
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di protesta sul servizio dato dall'Ospedale Sant'Orsola di Bologna ad un nostro utente, Giuseppe Marchisi .
In data della notte tra Martedi 09 Agosto e Mercoledi 10 Agosto mattina alle ore 01:45 mia moglie ha avuto due contrazioni , e lo portata all'ospedale dove gli e' stato dato un codice 50 quello per donne gravide alla fine gestazione e pronte al parto un codice che gli ospedali danno per le priorita' di intervento. Quindi arrivati all' ospedale e' stata portata subito a fare il tracciato , quindi io ero pronto a seguirla nella camera ma mi e' stato impedito dalle infermiere e dai dottori,ho chiesto perche' non potevo andare e perche' non potevo assistere al tracciato, perche' era mio desiderio e mio dovere di genitore di padre di sentire il battito del cuore del piccolo , mi hanno impedito l'emozione di questo ascolto perche' i sgnori hanno detto che e' vigente un regolamento il quale e' visibile agli Utenti e ai stessi cittadini , (premetto che non c'era nessun regolamento messo, e nessun divieto). A questo mio divieto mi sono incavolato e ho detto che io tutto questo divieto non lo tollero, mi sono sentito nessuno , mi sono sentito umiliato, e violato dell' emozione di un padre , mi sono sentito violentato nell'animo, nel cuore perche' questo impedimento e questo divieto non ha dato la possibilita' di essere al fianco di mia moglie e per poter ascoltare e avere l'emozione che ogni Uomo ha sentendo il cuore del proprio figlio nel grembo dell'amata,..e gioire insieme per il regalo piu' bello che Dio puo' dare ad un uomo e una donna il regalo della nascita della vita. In quel istante ho chiesto chiarimenti sull'accaduto ma non ho avuto risposte in merito , e mentre contestavo il modo e maniere attuate dagli Infermieri e dal medico di guardia, in quel momento lo stesso con aria boriosa e arrogante e con veemenza mi ha anche minacciato, in quel istante non ci ho più visto e con veemenza ho poi tirato fuori il peggio di me, perche' oltre al danno anche la beffa essere minacciato perche' chiedevo un mio diritto, questo e' un abuso di potere bello e buono fatto da medico di guardi, e dagli infermieri, inoltre ho inveito contro mia moglie che non c'entrava nulla , perche' non ha detto nulla e non si e' imposta dicendo voglio mio marito e in quel momento mi sono sentito voltato le spalle da lei..
Mi sono rivolto all'ufficio Urp dell'ospedale, per vedere il regolamento ma mi hanno risposto che non sapevano come funzionava il reparto o in pronto soccorso, ora vorrei capire se un uro che deve dare spiegazioni e rassicurare i cittadini e i familiari dei pazienti non conosce come funziona un reparto di un ospedale e che non sanno che ci sia un regolamento interno, cosa stanno a fare li prendendo uno stipendio che viene pagato dalle nostre tasse per dare un servizio? Il Signor Giuseppe Manchisi ha pienamente il diritto di avere spiegazioni e pertanto come blogger e come cittadino sono al suo fianco e insieme a lui e a tutti i cittadini chiediamo a chi paga a codesti signori lo stipendio, come mai non fanno un controllo sulla qualita' del servizio che questi signori danno alla comunita'? Io mi chiedo cosa ci fanno codeste persone in quel posto servono solo a ricevere lamentele e che non hanno idea che cosa succede dentro l'ospedale.. un servizio pessimo danno alla sanita emiliana. Il signor Manchisi continuando nella sua lamentela e nella sua lettera si rivolge all'infermiera e ostetrica dell'azienda Sant'Orsola le quali sono state chiamate da chi ha ricevuto la mia lamentela dentro l'ufficio Urp dell'azienda, e li i signori mi hanno ripetuto che c'era un regolamento ma questo regolamento pero' non mi e' stato mostrato ne visionato dal sottoscritto, quindi posso pensare che non esiste nessun regolamento in merito e che si sono inventati tutto? Quindi io ,rimanendo tutt'ora all'oscuro di questo fantomatico regolamento interno,.. Mi sento ferito e senza entusiasmo dopo tutto questo in quanto so benissimo che la donna gode il proprio frutto per 9 mesi in grembo ma che l'unica gioia ed emozione che un padre può avere e sentire il cuore del proprio figlio/a con il tracciato sentendo il cuore e il battito del proprio figlio/a . Continuando la lettera e nell'esporre l'accaduto il signor Manchisi Giuseppe dice che nella mattinata o nella serata la propria moglie ha fatto una domanda diretta al Ginecologo chiedendo la mia presenza dentro la sala Operatoria ma che oggi come un fulmine a ciel sereno gli e stata rigettata. Ora continua Giuseppe ma se succedesse qualcosa all'interno della sala operatoria , un errore , qualcosa che non va lui non avra' mai la possibilitqa' di sapere la verita' se gli aiuti siano stati dati con prontezza per il figlio/a e per la moglie, il Manchisi non fa altro che richiedere un suo diritto difendere il bene della propria famiglia e del figlio e della moglie, perche' spesso ci sono state delle disgrazie e non si e' arrivati alla verita' come e' già e successo in passato. Il signor Manchisi spera che con questa lettera o denuncia ai gironali che si possa muovere qualcuno e che possa dargli un aiuto perchè dopo il messaggio del Ginecologo durante la giornata di ieri ha scritto alla moglie dicendogli che non sa se potrà essere presente al parto o ad assisterla in questo momento , il signor Manchisi si e' sentito abbandonato e non acceta il comportamento del ginecologo in quanto ha seguito dal primo momento tutta la gravidanza della propria moglie... Ora dice il signor Giuseppe Manchisi chi leggerà il tutto spero che possa capire il dolore nel cuore che ho non aver sentito il battito del cuore del piccolo, In conclusione l'ultima beffa da parte del ginecologo che chiamndo il Manchisi gli ha riferito che se non ci riuscirà lui a fare il Parto Cesario in una struttura pubblica, allora lo potrebbe farlo privatamente in una clinica privata pagando l'intervento. Ora io come Blogger non ho parole per questi signori che ne approffitano sulle disgrazie altrui per fare soldi , ora io dico ma scherziamo o parliamo seriamentequesti sono gente senza scrupoli ma solo amanti del dio denaro, ora ci riferisce il signor Manchisi che dopo l'accaduto ha dato tutto in mano agli esponenti della Regione Emilia Romagna di minoranza... per i dovuti provvedimenti del caso.
Con il cuore anche dolorante a tutto questo schifo Giuseppe Manchisi...
Questo e' un altro caso di malasanita' in Emilia Romagna
Domenico Marigliano Blogger